Poche volte mi è capitato di partire per un paese carica di aspettative di tornare ancora più soddisfatta di quanto pensassi. Mi è successo con Tokyo. E’ stato amore a prima vista. In realtà questa “tresca” ha origini lontane, lontanissime.
Vi ricordate quando a scuola, tipo alle medie, l’insegnante d’inglese, nel vano tentativo di farvi imparare la lingua, vi proponeva di intrattenere una corrispondente con un ragazzo e una ragazza di un paese straniero? Ebbene il mio “pen pal” era un ragazzino giapponese, il cui papà lo ricordo come fosse oggi, lavorava in un’azienda che produceva sanitari, alias i gabinetti. Allora mi sembrò una cosa strana e buffa da raccontare nella prima lettera, ma quando sono arrivata a Tokyo ho finalmente capito la sacralità di questo oggetto!!!
Per quanto grande possa essere Tokyo, per quanto alti siano i palazzi, per quanto le strade siano affollate, in ogni momento e in ogni angolo, avrete sempre e comunque un bagno a portata di mano, splendente come quello appena pulito da vostra madre. E non pensate a scenari comuni, il wc giapponese è un tripudio di igiene e tecnologia.
Dall’igienizzazione automatica appena si entra, al sedile riscaldabile, ai copri-water e tante tante altre meraviglie tutte da scoprire. In Giappone meno superfici si toccano e meglio è, per questo tutto è il più automatico possibile. Anche quando prendete il taxi non toccate la portiera, questa si aprirà da sola azionata dal conducente.
All’interno troverete quasi sempre un meccanismo contactless con cui potrete pagare direttamente con la carta di credito o con delle carte prepagate e ricaricabili che potrete acquistare al vostro arrivo in aeroporto, stazione, metropolitana etc.
Le più famose sono la PASMO e la SUICA , con queste infatti non solo potrete pagare su tutti i mezzi di trasporto, ma anche ai distributori automatici per cibi e bevande, nei negozi e sui taxi appunto.
Ad ogni stazione della metro inoltre, sia in entrata che in uscita, troverete le apposite macchinette per verificare il credito rimasto e per ricaricare.
E’ comunque sempre possibile pagare il biglietto con soldi cash o integrare solo la cifra che vi serve sulla card nel caso aveste terminato il vostro soggiorno in Giappone. Insomma in questa città è tutto perfettamente funzionante.
Il turista è accolto, assistito e messo e a proprio agio. Le indicazioni sono precise, dettagliate e intuitive, spesso infatti sono anche corredate da disegni per non lasciare dubbi d’interpretazione. In poche parole un paese unico e meraviglioso, che può davvero insegnare tanto.
Per il momento vi lascio qui, ma il racconto del mio viaggio a Tokyo è appena all’inizio!!
Nadia Sessa