
Filosofia di vita, evento, kermesse, passerella o solo una temporanea fuga dal mondo così come lo conosciamo…è questo e tanto altro il Burning Man che si svolge ogni anno per 8 giorni a Black Rock City, una città che esiste solo in questo periodo, sulla distesa salata del Deserto del Nevada, a 150 km a nord-nord-est di Reno.

Sulla scia di un’Australia distopica di un futuro non troppo lontano come nel film Interceptor ( Mad Max), la cosiddetta “civiltà”, qui ha subito un passo indietro…o forse avanti…alla riscoperta di sensazioni dimenticate, strettamente legate alla polvere e alla vicinanza umana. Il Festival viene descritto dagli organizzatori come un esperimento di comunità.

Ma cosa significa Burning Man? Il nome deriva dal rituale di incendiare un grande fantoccio di legno il sabato sera. Per chi si aspetta concerti dai grandi nomi stile Coachella però sarà forse deluso sapendo che non ci sono esibizioni pubblicizzate. Ognuno dei partecipanti è infatti libero di organizzare esibizioni, mostre d’arte, performance, workshop e giochi e segnalarli, oppure no, all’organizzazione del festival.

Il Burning Man sebbene inneggi alla libertà e alla sregolatezza, in realtà di regole ne ha e ben precise: ogni partecipante deve portare attrezzatura da campeggio, generatori di elettricità, cibo e acqua. Le uniche cose che potrete comprare sono incredibilmente ghiaccio e caffè! Il baratto e il dono sono le uniche forme ammesse di passaggio di proprietà: Rigorosamente vietato parlare al cellulare perché…ops…qui non prendono.

Le condizioni meteo inoltre, sono da vero deserto, con giornate caldissime che superano i 40 °C e notti in cui le temperature possono abbassarsi anche di 10 gradi. Tutte le macchine fotografiche e le videocamere devono essere registrate all’arrivo in città e chi ha intenzione di effettuare delle riprese o fare fotografie per scopi commerciali deve accordarsi preventivamente con l’organizzazione del festival. Non tutti gli eventi possono essere ripresi.

Dal 2013 il biglietto per partecipare al festival costa 380 dollari. Tuttavia anche le comunità più utopiche sono destinate a subire l’attacco esterno della visibilità “social” e il festiva è ormai inevitabilmente un evento ad alto tasso di glamour. Non è affatto difficile incontrare star, cantanti, modelle e co. che si aggirano per questi paesaggi lunari, travestite da creature mutanti, ma spesso anche piuttosto svestite, in compagnia solo di un bikini!

Tuttavia i fondatori della «città anarchica» non sembrano molto propensi all’accoglienza della truppa modaiola, tanto che in questa edizione c’è stata un’incursione notturna di “hooligans” nella zona VIP, il White Ocean Camp, con aria condizionata e camerieri a disposizione, dove gli ospiti “meno graditi” sono stati bloccati nei camper, tra cavi elettrici tagliati e riserve d’acqua distrutte!

Nadia Sessa